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1 agosto 2017

Appalti per l’infrastrutturazione informatica degli uffici giudiziari del Tribunale di Milano: una storia terribilmente seria

La seduta della commissione Antimafia del 1° agosto 2017 è stata dedicata alle controdeduzioni alla nota Anac del 6 luglio 2017 in relazione agli appalti affidati dall'Amministrazione Comunale per l’infrastrutturazione informatica degli uffici giudiziari del Tribunale di Milano, utilizzando i fondi Expo ad essa destinati (vedi 1*)
Una storia terribilmente seria. Tant'è che Anac ha inviato la nota, oltre che al Comune di Milano in qualità di stazione appaltante anche alla alla Corte dei Conti, alla Procura di Milano per gli eventuali rilievi penali e alla Procura Generale della Cassazione (per eventuali profili disciplinari a carico di magistrati).
Perché questa storia terribilmente seria coinvolge anche i magistrati che dal 2010 hanno seguito gli appalti, come dirigenti, come consulenti, fornendo pareri e indicazioni per lo svolgimento delle gare.
I rilievi sono diversi: ben 25. I più pesanti sono quelli sugli affidamenti diretti ex-articolo 57 lettere b e c, dell'oramai superato Codice dei Contratti in vigore fino a aprile 2016.

Nella gestione dei fondi Expo, destinati al Tribunale, sono 31 gli affidamenti compiuti con questa formula, per un totale di circa 6 milioni di euro, 3 invece le aggiudicazioni per evidenza pubblica anch'esse per un totale di circa 6 milioni, 16 le adesioni ad accordi Consip e 18 al MEPA di Regione Lombardia.
"L’affidamento diretto era suffragato da un ragionamento e motivazioni che provenivano da fonti autorevoli". Così si è espresso il segretario generale e responsabile anticorruzione Fabrizio Dall'Acqua giunto a ricoprire questo delicatissimo incarico nel febbraio di quest'anno. Ed ancora "Contestare la bontà della motivazione proveniente dal mondo della giustizia era complicato".
Ed infatti i due dirigenti responsabili degli affidamenti scrivono:  "La definizione dei fabbisogni avveniva a monte delle riunioni del gruppo tecnico operativo ed era cura degli uffici giudiziari e del DGSIA/ CISIA in relazione alle esigenze degli uffici giudiziari stessi. Il compito del Comune di Milano era di tradurre in atti amministrativi le scelte operate dagli uffici giudiziari. In caso di affidamenti ex art. 57 del codice appalti l'individuazione del fornitore è stata effettuata dagli uffici giudiziari e DGSIA/ CISIA che avevano contezza dei rapporti pregressi e delle problematiche tecniche sottostanti.
Il Comune di Milano, che non aveva esperienza tecnica in merito al processo civile telematico (PCT NdR), non poteva "individuare l'operatore economico con cui avrebbe sottoscritto il contratto per il semplice è determinante motivo che neppure conosceva l'esistenza, né tantomeno le competenze e non poteva neppure essere a conoscenza dello stato dell'arte del detto PCT".
Il Comune di Milano predisponeva gli schemi di provvedimenti amministrativi di affidamento in cui recepiva le indicazioni degli uffici giudiziari; adottava i provvedimenti stessi e provvedeva poi alla rendicontazione.
A Elsag Datamat (azienda controllata da Finmeccanica) vengono affidati due affidamenti diretti per la consolle del magistrato da 1 milione e 600 mila. A Netservice (dal 2004 nel gruppo Datamat, quindi in Finmeccanica da cui esce nel 2014) 2 milioni e 200 mila euro circa per processo civile telematico.

La procedura negoziata senza bando di gara di cui all'articolo 57 del decreto legislativo 163 del 2006 costituisce una deroga al principio di concorrenzialità che guida la materia degli appalti pubblici. "I casi in cui essa è prevista", scrive Anac, "sono da ritenersi tassativi e da interpretarsi restrittivamente. Ne discende che è onere dell'amministrazione motivare espressamente ed in modo rigoroso la sussistenza dei presupposti giustificativi".
La nota con cui si motiva l'affidamento diretto alla Elsag Datamat SpA è firmata da Stefano Aprile, magistrato, allora Direttore Generale DGSIA (vedi2*)
Ho chiesto di inviare le nostre controdeduzioni alla Corte dei Conti e alla Procura. L'obiettivo è di tagliare i tempi. Visto che Anac, senza aspettarle, ha inviato la sua nota alle autorità competenti, meglio tutelarsi senza remore, cercando di capire, nel più breve tempo possibile se ci siano state scorrettezze o negligenze, oppure se tutto si è svolto nel pieno rispetto delle regole.
Durante la commissione ho chiesto anche chi avesse nominato Giovanni Xilo nel gruppo di lavoro propedeutico agli appalti. Nella nota ANAC aveva scritto che al gruppo di lavoro per l'infrastrutturazione informatica degli uffici giudiziari di Milano hanno preso parte soggetti esterni all'amministrazione comunale e al Ministero della Giustizia, in particolare Giovanni Xilo per il quale si chiede a che titolo abbia partecipato. Il motivo lo si evince da un articolo del Corriere della Sera a firma Luigi Ferrarella: nel 2012 e 2014 la sua società C.O. Gruppo srl aveva avuto rapporti economici (in qualità di fornitore) con la Net Service.
Dall'Acqua, nel sottolineare che Xilo aveva cv di tutto rispetto e in più di un'occasione aveva collaborato con il Ministero e altre istituzioni, ha detto che la sua nomina fu voluta da Livia Pomodoro allora Presidente del Tribunale.
Il segretario generale ci ha tenuto a ricordare che tutti i collaudi sono stati compiuti e le persone deputate a farli sono stati individuati all'interno delle Direzioni del Ministero della Giustizia e del Tribunale.

Nota 1* - Il 15 dicembre 2009 è stato firmato il Protocollo di Intesa per la costituzione del “Tavolo della Giustizia della Città di Milano” a cui hanno aderito, oltre al Comune di Milano e al Tribunale di Milano, i Ministeri della Giustizia e altri enti Una parte delle iniziative ha riguardato l’utilizzo dei
Fondi Expo stanziati per le esigenze degli Uffici Giudiziari per i quali sulla base delle priorità e dei fabbisogni indicati dal DGSIA e CISIA (Direzioni informatiche centrali e milanesi del Ministero della Giustizia) e dagli Uffici Giudiziari, il Comune di Milano ha curato le procedure di affidamento . DGSIA/CISIA hanno elaborato gli atti tecnici necessari o la parte tecnica da inserire nei Capitolati

Le deliberazioni di Giunta Comunale inerenti la gestione dei € 16.000.000,00 di fondi Expo stanziati con quattro distinti finanziamenti per l’infrastrutturazione informatica per gli Uffici Giudiziari di Milano sono:
1. Delibera di Giunta Comunale n. 2432 del 03/09/2010 (1° finanziamento) € 3.500.000,00
2. Delibera di Giunta Comunale n. 1881 del 29/07/2011 (2° finanziamento) € 4.500.000,00
3. Delibera di Giunta Comunale n. 2394 del 16/11/2012 (3° finanziamento) € 4.500.000,00
4. Delibera di Giunta Comunale n. 235 del 14/02/2014 (4° finanziamento) € 3.500.000,00

Nota 2* - Cosi scrive Aprile: "Facendo seguito a precorsa corrispondenza si rappresenta che l'affidamento dei servizi sopradescritti alla Elsag Datamat SpA corrisponde a ragioni di carattere tecnico che consentono di utilizzare la procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara (articolo 57 comma 2 lettera B del Decreto Legislativo n 163/2006 e smi) di seguito individuate: la Elsag Datamat Spa ha sviluppato a suo tempo nell'ambito della realizzazione del processo civile telematico l'applicativo sopraindicato a capo la medesima nei pregressi contratti stipulati con l'amministrazione ha curato i servizi di manutenzione evolutiva (MEV) e migliorativa adeguativa e correttiva (MAC) e cura attualmente l'evoluzione manutenzione di tutti gli applicativi realizzati nell'ambito del PCT assicurando quindi oltre che sicurezza, riservatezza ed affidabilità una conoscenza piena ed approfondita dell'architettura dei sistemi dell'area civile del Ministero della Giustizia, della struttura delle relative basi dati e del sistema documentale, delle problematiche tecniche ed applicative nonché dell'ambiente operativo di riferimento a capo atteso il vincolo di stretta connessione esistente sotto il profilo tecnico tra i sistemi informativi civili della fornitura sopra descritta occorre affidare la stessa al predetto fornitore in virtù della completa e profonda conoscenza della struttura tecnica di essi e delle funzionalità esistenti".